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Progetto Ulisse 2019/2020
il limite
4BNR - Sara La Rocca
Il vuoto
Questa è una delle foto che mi rappresenta di più. Nel mese scorso ho ritrovato un vecchio regalo che mi era stato fatto qualche Natale fa, un telescopio. Quindi, la sera dello stesso giorno, decisi di uscire in giardino per poterla osservare “da vicino”. È stata una vera emozione poter ammirarla meglio, con tutti quei dettagli che, si sa, rendono più belle le cose. Non pensavo di poter imprimere cosi tanta felicità in un’immagine, ma dopo vari tentativi sono riuscita a fotografarla. Quando ho guardato dentro la lente del telescopio mi è sembrato per un istante di essere nello spazio.
4BNR - Sara La Rocca
Deserto
Se uno dei nostri figli o nipoti vedrà questa foto potrebbe semplicemente pensare che sia una piccola stradina di un paesino fuori dal mondo, ma noi, che stiamo vivendo sulla nostra pelle questa situazione, proveremmo emozioni differenti. Mi fa strano pensare di vedere questa strada vuota, la stessa che due mesi fa era percorsa da camion, pullman e auto, la stessa che per poterla attraversare senza farsi investire bisognava guardare più volte da una parte all’altra e invece ora è attraversabile tranquillamente. Senza tutti i mezzi di trasporto che la occupavano e che, da un certo punto di vista, ne oscuravano il paesaggio. Il soggetto dominante dello scatto è la natura: il verde degli alberi; l’azzurro del cielo e, infine, la maestosità delle montagne sullo sfondo.
4BNR - Sara La Rocca
La prigione
La quarantena. Essendo costretti a vivere tutto il giorno per così tanto tempo sempre in casa, quest’ultima è diventata una sorta di prigione. Gli infissi della porta-finestra chiusa ne rappresentano le sbarre. Siamo costretti a vedere il mondo attraverso un filtro, uno scudo, una barriera che ci impedisce di avere contatti con il paesaggio circostante. Si iniziano ad apprezzare sempre di più le piccole cose e si comprende che uno schermo di un cellulare non ci fa vivere a pieno le nostre emozioni e non ci fa sentire il calore delle persone. Questa può essere un’occasione per comprendere realmente cosa è importante e cosa non lo è. Ricordiamoci che se siamo in prigione un motivo c’è, ma che dalla prigione un giorno potremo uscire, più maturi di quando ci siamo entrati.
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